di Giorgio De Simone

Da semplice cittadino palermitano mi sono confuso tra la folla di giornalisti e artisti che ieri mattina affollavano il palcoscenico del “Biondo” in cui è stata approntata una improvvisata sala stampa, un teatro che fino ad oggi e per decine di anni è solo stato un peso economico per la città e i cittadini.

Presenti alla conferenza stampa oltre ad una pletora infinita di “giornalisti”, blogger, cameraman improvvisati e “fotografi” della prima ora, il nuovo direttore Alajmo, il presidente del teatro Puglisi, Emma Dante, per la parte “tecnica”, l’assessore Giambrone e il “sinnaco” Orlando per la parte politica.

In breve sintesi, dopo l’augurante introduzione del presidente Puglisi nella quale traspare una grande aspettativa per il nuovo corso del Biondo, è intervenuto il nuovo direttore Alajmo che ha presentato tutti gli spettacoli teatrali in programma soffermandosi nella collaborazione con Emma Dante, la quale ha centrato il suo discorso sul fatto che quando un progetto parte occorre aspettare almeno lo sviluppo dello stesso per poi giudicarlo.  Infine i politici, Giambrone e Orlando che si sono espressi negli stessi termini: il teatro Biondo come specchio di una città che deve accoglierlo come il Biondo accoglie i cittadini !  Il Biondo deve essere il Teatro della città, deve specchiare la società e come tale il progetto di rilancio deve sicuramente contenere nel suo interno la capacità di produzione, di progettualità, e quindi un fabbrica di cultura. Orlando ha voluto sottolineare che il bilancio già approvato dal comune di Palermo contiene solo tre voci in incremento, tra le quali appunto la cultura.

Fin qui tutto bello…

E’ la Palermo “che sta intorno” al Biondo che non va proprio, quella stessa Palermo che Orlando e Giambrone hanno dichiarato essere determinante per la crescita della cultura e del teatro !

Uscendo dal “Biondo” intorno le 12.30 per raggiungere la Via Cala dove avevo parcheggiato la mia auto scendo dalle scale della Via Roma per raggiungere Piazza Garraffello alla Vucciria e qui già “vivo” la Palermo che dovrebbe accogliere il nuovo corso del Teatro Biondo: la Piazza a quell’ora era già in una condizione igienica scandalosa, nel centro della piazza un cumulo di almeno un quintale di spazzatura maleodorante contenente resti di pesce di frutta e verdura, di bottiglie di vetro vuote, alcune rotte, e già gettate lì senza alcuna precauzione nei confronti di chi passa e deve o dovrebbe transitare per fare acquisti o come il turista (ormai relegato ai margini dell’interesse dell’amministratore di turno) che vorrebbe godersi quello che nelle guide turistiche è indicato come un posto da non perdere…

Scendendo per la via Argenteria, a parte il colpo d’occhio della sede del Cervantes che è un vero gioiello di cultura ma ahimè… gestito dal governo spagnolo, si nota tutto il malessere che vive questa Palermo: disordine, abbandono, sporcizia, sudiciume, abusivismo commerciale e edilizio, manca un servizio di vigilanza soprattutto per i “gioielli” che sono custoditi in questo angolo di centro storico: il Genio (dove sotto in una bancarella abusiva si vendono panini, birra… ma non c’è traccia del paninaro… o si fanno scommesse con strani premi in palio…) e la fontana del Garraffo… qui operai in pausa si stavano facendo una bella rinfrescata sotto la fontana, con sapone e shampoo inclusi… che  tristezza… che degrado… arrivo alla Cala passando solo da dietro la Real Fonderia Orotea perché la via dei Cassari era stata chiusa “abusivamente” da un camion che stava caricando detriti… e sfabbricidi da una casa in ristrutturazione… e sulla Piazza della Fonderia assisto all’ennesimo scontro tra un cittadino incazzato e l’eterno parcheggiatore abusivo ormai icona di questa “Sagunto” già da tempo espugnata dalla malavita… questa è la Palermo che deve accogliere il nuovo corso del Teatro Biondo !

Si può così affermare che il “Teatro della Città” è quello che la città esprime e il palcoscenico naturale della “Vucciria” ne è un esempio, e non credo si possa sinceramente confrontare con la seppur stimata arte di Emma Dante o Toni Servillo che con questo tipo di “Teatro della Città” devono confrontarsi !

Mi chiedo e chiedo a questi amministratori: la cultura è solo quella che si “fabbrica” dentro le sedi provviste di consigli di amministrazione oppure dovrebbe essere un complesso di fattori che possa dare a questa città almeno quella “fisionomia culturale” che indubbiamente la maggior parte dei cittadini si merita ? E di cui i turisti invece ne hanno diritto ?

A Roberto Alajmo i miei migliori auguri !

Che Palermo possa accogliere un po’ meglio il “Biondo” di come accoglie il “Teatro della Città” !

Per chi invece è interessato al cartellone degli spettacoli basta consultarlo qui:  http://www.agendapalermo.it/?p=10870